E’ uscita la prima recensione di Sant’Elena.
E’ stata realizzata da Stefano Solventi e devo dire che ha colto in pieno lo spirito dell’opera. Potete leggerla sulla pagine di SentireAscoltare cliccando qui.
Buona lettura.
E’ uscita la prima recensione di Sant’Elena.
E’ stata realizzata da Stefano Solventi e devo dire che ha colto in pieno lo spirito dell’opera. Potete leggerla sulla pagine di SentireAscoltare cliccando qui.
Buona lettura.
Da ieri sera a mezzanotte potete ascoltarvi su Spotify il mio nuovo album “Sant’Elena”. Se poi lo comprate anche, mi fate un favore.
Oggi stavo pensando che c’è una cosa che mi manca davvero tanto e che non ci avevo pensato.
Mi manca partire in macchina per andare a suonare.
Mi manca anche andare a suonare, certo. Ma oggi pensavo che mi manca proprio anche solo partire in macchina. Non partire in macchina per andare da qualche parte. Proprio mi manca il momento in cui entri in autostrada e vai, metti un disco a palla e cominci a macinare dei chilometri e sai che stai andando a suonare.
Se, per dire, dovessi andare a fare qualsiasi altra cosa, non mi mancherebbe l’autostrada. Mi manca, almeno oggi, più del suonare in sé.
Forse non sto bene, adesso vado in cucina a mettere il naso nell’aceto per vedere se sento ancora gli odori.
Da oggi è possibile ascoltare una canzone nuova sul mio canale Youtube a questo link. La canzone si chiama “Trasparente” ed è l’unico pezzo del disco dove, oltre a me che suono in diretta chitarra e voce, c’è anche un ospite, il grande Marco Parmiggiani con la sua eccezionale pedal steel guitar. Se non sapete cosa sia una pedal steel guitar e volete sapere come funzioni questa ingegnosa macchina complicatissima, potete guardarvi questo video qui.
Venerdì 22 uscirà il disco in digitale, lo potrete trovare su Spotify nella pagina mia e in quella della New Model Label.
Per l’uscita fisica, lo stampatore è un poco in ritardo e quindi direi che ne riparliamo a inizio febbraio.
Altre gran notizie non ce ne sono. Io sto sempre in casa, mi piacerebbe dire che ormai non ne posso più ma in realtà, a parte suonare e andare allo stadio la domenica con mio fratello, vi giuro che poi non è che mi manchi davvero niente.
La vigilia di Natale dell’anno scorso ho scritto tutto un pistolotto per dire che il 2020 sarebbe stato un anno decisivo per capire cosa avrei voluto fare e cosa avrei voluto dalla musica.
Visto come si sono evolute le cose, facciamo che quest’anno, al limite vi ricordo che potete scrivere alla mail per prenotare una copia di “Sant’Elena” giusto per fare un poco di autopromozione, però per il resto “Buon Natale” e basta.
Da oggi è possibile trovare sul mio canale Youtube un video in slideshow della canzone “Io e quell’altro”, uno dei brani che farà parte di “Sant’Elena”.
Il video è stato realizzato da Corrado Ravazzini su foto di Cristina Malagoli.
Per vederlo e ascoltare la canzone, cliccate qui.
Spero proprio che vi piaccia.
A Gennaio uscirà il mio nuovo album. 16 canzoni per circa 70 minuti di musica. Si chiamerà SANT’ELENA e, a differenza degli altri, questo disco è stato registrato in presa diretta dal vivo in studio con chitarra, voce e armonica in perfetta solitudine, con la lodevole eccezione di due brani. In uno ho aggiunto un riff di una dodici corde perché ci stava troppo bene e in un altro una pedal steel guitar suonata da Marco Parmiggiani, sempre per lo stesso motivo. La copertina e il libretto sono stati fatti da Corrado Ravazzini che già aveva lavorato con me curando la regia nel video de “IL CHIODO”. Le foto sono di mia moglie Cristina. L’album è stato registrato al Bunker di Rubiera il 22 Agosto e il 4 ottobre 2020 da Gabriele Riccioni e Lorenzo Iori, uscirà per la New Model Label e il produttore è Cesare Anceschi.
Sono 16 canzoni che raccontano in linea di massima alcune storie ambientate in Emilia, non necessariamente vere. All’interno del libretto ho aggiunto un piccolo glossario dei posti che vengono nominati, visto che magari se un friulano o un ligure sentono nominare “Via Ghiarola” oppure “Cadelbosco” non sanno di cosa stiamo parlando e mi sembrava carino almeno dare un piccolo cenno generale. Altri argomenti trattati nel disco sono la megalomania e la solitudine, oltre al consueto armamentario di delusioni che la vita quotidianamente ci riserva. Il carattere “locale” penso che comunque non sia un grande ostacolo, considerando quante volte gente come Springsteen (al quale, sia chiaro, non intendo paragonarmi) ci fracassi le palle con il New Jersey, per tacer di Venditti con Roma o cose del genere.
Contrariamente a quanto ci si possa aspettare in questo periodo, non è un disco nato durante i lockdown. Anzi, la canzone che dà il titolo al disco è stata scritta prima della prima ondata di Coronavirus e le altre sono state scritte nel periodo in cui era di nuovo possibile uscire; il motore che le ha fatte scrivere è stato probabilmente il fatto che si poteva tornare a fare la vita di prima e che io non ne avevo nessuna voglia. Solo un pezzo, quello di chiusura, è stato scritto durante il lockdown e sostanzialmente è un pezzo che parla di come uno dovrebbe cogliere la possibilità di “aver tempo di fare le cose che non riusciva a fare” e invece di come ci si senta svuotati, privi di senso e di direzione.
E’ un disco che è nato praticamente da solo, i pezzi venivano uno dopo l’altro a volte anche a due canzoni al giorno. Allo stesso tempo è un disco per il quale mi sembra di aver speso tantissimo dal punto di vista emotivo, tanto da farmi sentire improvvisamente vecchio e privo di senso tutto quello che ho scritto e registrato prima (MA POI TRA UN PO’ MI PASSA).
Non so ancora dire se e quando questo disco verrà portato in giro con i concerti, nessuno può dirlo. Di sicuro mi piacerebbe molto farlo, suonare dal vivo è la cosa che in questo periodo mi manca di più. Una cosa sicura è che nei prossimi concerti che riuscirò a fare, questo disco verrà suonato per intero dall’inizio alla fine ogni volta che ne avrò la possibilità. Inoltre, per un certo periodo almeno, non avrò con me le loopstation e i miei diecimila effetti a pedale che uso di solito. Sarà soltanto, come qui, una chitarra acustica, una voce, un’armonica.
Il disco verrà stampato soltanto in cd perché fare un doppio vinile richiederebbe uno sforzo economico da parte di chi mi viene a sentire che probabilmente mi lascerebbe, come diretta conseguenza, un invenduto della madonna e in questo periodo non è il caso di fare follie. Già stampare cd nel 2020 è abbastanza stupido, cerchiamo almeno di non esagerare.
Chi volesse acquistarlo può scrivermi alla solita mail (è indicata in alto a destra nel sito) e sarò ben lieto di spedirglielo. Non abbiate paura di farlo, preferisco spedirlo che dovere aspettare di suonarlo dal vivo.
Ad esempio:
Io quando ho suonato l’ultima volta dal vivo, a Modena, c’erano solo due pensionati che dopo mezz’ora mi hanno detto “Lei è molto bravo ma per noi è davvero molto tardi” e se ne sono andati.
E’ uscito “Sulla terra”, il nuovo album di Davide Tosches. Davide è anche colui che ha curato diversi artwork dei miei dischi.
Questo ultimo album è particolarmente intenso e, da un primo ascolto, credo sia il migliore che ha fatto.
Ogni disco di Davide, del resto, era migliore del precedente.
Se vi va, compratene una copia direttamente da lui.
La data del 12 settembre a Salice Terme è annullata e verrà recuperata più avanti, un piccolo inconveniente organizzativo.
Rimane valida quella del giorno 11 settembre a Modena, al Parco Amendola.