Ieri ho sentito dire “Questo è razzismo al contrario”.
Ho pensato: il razzista presuppone che la propria “razza” sia superiore e quindi dichiara la propria superiorità sulle altre, oltre che attraverso le parole, anche nei fatti. Con l’autorizzazione di soprusi e prevaricazioni.
Quello al contrario, ho pensato, presuppone che la propria “razza” sia inferiore alle altre e quindi dichiara la propria inferiorità sulle altre, oltre che attraverso le parole, anche nei fatti. Con l’autorizzazione di soprusi e prevaricazioni.
Mi è venuto mal di testa. Secondo me il razzismo è alla dritta. E secondo me quando diciamo “razzismo al contrario”, oltre al fatto che ci smascheriamo da soli, ne rivendichiamo anche la paternità con un certo orgoglio. Certe volte siamo proprio delle merde. Anche al contrario.