Il chitarrista dei Verdena ha rotto la chitarra e ha chiesto via Facebook se qualcuno aveva una chitarra da prestargli per la sera. Si è scatenato il dibattito su Facebook. Tutti che diciamo la nostra.
Non avete notato una cosa, noi che seguiamo quelli che suonano?
Non parliamo MAI di musica. MAI. Parliamo solo di stronzate. Come se me ne fregasse qualcosa del colore della chitarra dei Verdena, del fatto se sia loro o meno, se abbiano lo scontrino di quando l’hanno comprata, se ieri l’hanno rotta, se oggi l’hanno comprata nuova, come cazzo erano vestiti.
Tutti a scrivere “musicista” sul proprio status, ma non parliamo MAI di musica, solo di stronzate. Non che uno debba sapere per forza cosa sia una semibiscroma, una legatura, una scala modale.
In effetti non ce ne sarebbe nemmeno bisogno. La “popular music” viaggia su coordinate popolari. Ma nemmeno mai parlare di timbro, di dinamica, del perché suona bene uno e un altro no, del perché questo disco ci piace e questo no, cercando di parlare di musica.
E dire che sarebbe semplice, soprattutto per chi suona. Se suoniamo, se decidiamo di mettere questo o quell’accordo prima o dopo in quella sequenza, se questa o quella sequenza o linea melodica l’abbiamo già sentita in un disco e poi in un altro e ci piacciono quelle successioni di note. Se ci piace quel suono di chitarra, quella linea di basso, quel modo di suonare la batteria senza praticamente usare il charleston (oppure usandolo apertissimo che si senta, diobono).
Mai che senta fare questi discorsi. Essenzialmente perché per fare questi discorsi la musica vuole ascoltata. E invece no, siamo tutti ad aspettare di fare il primo click al nuovo My Bloody Valentine in tempo record per poter sparare la nostra stronzatina e poi ce lo dimentichiamo subito, non ne parleremo mai più, tanto che oggi manco il titolo e quanti cazzo di pezzi c’erano, figurati ricordarsi una linea di voce.
Non parliamo MAI di musica. MAI. Siamo come le clienti delle parrucchiere, che devono leggersi il loro Novella 2000 e affini del cazzo, sparare le prime quattro stronzate e poi passare ad altro. Siamo come i tifosi di calcio che misurano il loro intendersi di calcio dicendo “Tu taci che noi abbiamo vinto “n” scudetti e voi “n-8″ scudetti e quindi abbiamo ragione noi”.
Non parliamo MAI di musica. MAI, mi raccomando.