LEONI PER AGNELLI

Una volta, credo fosse il 2010, ero alla festa dell’Unità del parco Secchia di Villalunga, in provincia di Reggio Emilia. Forse non si chiamava più “Festa dell’Unità”, ma in Emilia le feste dell’Unità le continui a chiamare festa dell’Unità per sempre, anche se da domani dovesse iniziare ad organizzarle Casa Pound. Che poi povero Ezra, finire tirato in ballo alla cazzo di cane così solo perché non si poteva chiamarle “Casa Benito” o “Casa Salò” che altrimenti si vedeva.

Comunque, fatto sta che sono a Villalunga al parco Secchia e c’è un dibattito sulla musica in Italia che non ricordo come si chiamasse, ma era il classico dibattito dove ci sono un poco di ospiti e c’è un assessore, un cantante, un giornalista, uno che tutti si chiedono chi sia e perché sia lì.

Il cantante che partecipava al dibattito era Alberto Fortis. Alberto Fortis era appena andato a “Music Farm”, credo. Non so se fosse quello, che io quei cosi lì non li ho mai guardati perché non mi piace l’idea. Comunque, era uno di quei cosi lì.

Io e mia moglie ci stavamo godendo una passeggiata dopo cena, che è quello che in genere vai a fare a Villalunga al Parco Secchia quando c’è la festa dell’Unità, visto che c’è sempre fresco anche d’estate.
Siamo lì che passeggiamo e uno del dibattito chiede ad Alberto Fortis come mai sia andato a Music Farm, lui che fa musica di qualità.

(Un giorno mi spiegherete anche perché la musica di chi ti piace è “di qualità” automaticamente indipendentemente dal tipo di musica, ma questo è un altro discorso).
Fortis disse che non bisognava demonizzare i talent ed essere snob, infatti lui disse che era andato a “Music Farm” proprio perché voleva portare la musica di qualità in un programma dove solitamente non c’era.

Disse proprio così, che mi immagino come erano contenti quelli che erano a Music Farm con Fortis a sentirsi dire implicitamente che loro facevano musica di terza scelta mentre lui faceva quella di qualità.

Perché quell’anno lì Fortis andava in giro da solo nei dibattiti d’estate e c’erano quelli che si fermavano a guardarlo dicendo

“Dai, quello che era a Music Farm” (strano il fatto che non aggiungessero “dai, quello che fa musica di qualità”, ma non si può avere tutto).
Come accadde quella sera a Villalunga di Casalgrande, quando un giornalista, un assessore e uno che non so chi fosse, chiesero a Fortis di parlare della sua musica di qualità.
Poi successe che l’anno dopo (2011) a Casalgrande organizzarono un sacco di concerti al Teatro De André e uno di questi era di Alberto Fortis, che faceva musica di qualità. La cosa funzionò, tanto che Fortis tornò anche qualche anno dopo (2015) a Casalgrande a suonare la sua musica di qualità.
Sempre nel 2011, a Casalgrande, organizzarono anche una data di Robyn Hitchcock, ma purtroppo la dovettero annullare. Non avevano venduto abbastanza biglietti.

Capita, quando non fai musica di qualità.

(Sabato 14 suono a Firenze, Bar Ulisse, area San Salvi. Gratis. Musica di qualità, ci mancherebbe)