L’INVENZIONE DELLA TRADIZIONE

Gira questo video dove Mario Giordano spacca delle zucche con una mazza da baseball dove ha fatto dipingere i colori della bandiera italiana.

La cosa starebbe a simboleggiare il fatto che Halloween è una tradizione non italiana e quindi non è bello festeggiarla.

E’ una reazione che anni fa abbiamo avuto tutti la prima volta che abbiamo sentito “Dolcetto o scherzetto?” alla porta di casa, è abbastanza umana. A me capita anche quando vedo uno che spezza gli spaghetti.

E’ una reazione umana e comprensibile. Ma è sbagliata.

Non è per Halloween, chi se ne frega.

E’ proprio che il concetto di tradizione come valore di per sé è una cosa sbagliata.

La dimostrazione sta proprio in quello che fa Giordano.

Prende delle zucche e le spacca con una mazza da Baseball.

Da Baseball.

Provate a chiedere a un italiano come si gioca a Baseball. Le regole, quanto dura una partita, in quanti si gioca in campo per squadra, quali sono i ruoli, cosa bisogna fare per segnare un punto, quanti inning si giocano e quanti out ci sono ogni inning per parte, cos’è un bunt, una volata di sacrificio, un doppio gioco, un’infield fly.

 

No, vero?

 

Ecco, Giordano ci ha fatto dipingere i colori della bandiera italiana e la mazza da Baseball (DA BASEBALL) è diventata il simbolo dell’Italia per due minuti e mezzo.

Questa è la tradizione. E’ una cosa nuova, che per un motivo qualsiasi (in questo caso per il fatto che la mazza da baseball è un buon attrezzo per spaccare delle zucche) si consolida e viene, pian piano, accettata. Poi, in un secondo momento, passa di generazione in generazione e diventa, appunto, tradizione.

Insomma: LA TRADIZIONE E’ UNA INNOVAZIONE RIUSCITA MOLTO BENE.

Vorrei dare un consiglio. La prossima volta, dipingete le zucche di bianco, rosso e verde.

Fate prima e soprattutto non deve esserci uno sguattero che pulisce il merdaio che avete fatto a 6€ l’ora.