Sono passati dieci anni da quando porto le mie canzoni in italiano in giro per il paese. In questi dieci anni ho suonato praticamente ovunque. Ho suonato in un locale fighissimo pieno di gente ma anche in un locale vuoto con tre persone. Ho suonato in un deposito di biciclette, in un negozio di scarpe, in uno di occhiali, in un centro di yoga, ho suonato in televisione, alla radio, nei teatri, di spalla a nomi grossi e insieme a nomi piccoli, insieme a nomi piccoli che poi sono diventati grossi e a nomi piccoli che sono rimasti piccoli e basta. Ho suonato, più di ogni altro posto, nei bar. Come dico sempre, “tutto quello che ci vuole sono una stanza e un po’ di voglia”.
In questi dieci anni si sono alternati, spesso in maniera fitta e violenta, momenti di grande esaltazione e momenti di grande avvilimento. Se guardo indietro, forse questo alternarsi violento e implacabile è l’unica cosa veramente costante che mi ha accompagnato.
In questi dieci anni ho avuto persone che mi hanno visto suonare anche trenta volte, altre che hanno fatto centinaia di chilometri per conoscermi e sentirmi, altre alle quali ho dato semplicemente fastidio mentre bevevano qualcosa e chiacchieravano. Di questi ultimi, in qualche episodio decisamente rimarchevole, è rimasto anche l’eco del momento in cui me lo facevano notare.
Dopo dieci anni viene la voglia di fare anche dei bilanci. Credo che il prossimo anno sarà un anno decisivo. Nel senso che, se c’è una cosa che veramente vorrei capire, è “cosa lo stai facendo a fare”. Penso sia l’anno giusto per capirlo, visto che oramai non ci sono più tante cose che quando ho cominciato a fare le mie canzoni in italiano erano ancora lì e in alcuni casi ci sembrava che dovessero esserci per sempre.
E’ il momento giusto perché così vedremo davvero “cosa voglio dalla musica”, per capire se devo raccogliere ancora qualcosa o se devo soltanto cominciare a portarle rispetto.
Non so come andrà a finire. Di solito, quando si comincia una cosa così, va a finire bene. Ma quando si comincia una cosa così, di solito, prima di andare a finire bene deve succedere che ti togli qualcosa dallo zaino che ti stai portando in giro per capire cosa non ti serve durante il tuo cammino. A volte scopri che non ti serve più lo zaino, che non hai più voglia di portarlo in giro. A volte succede che non vuoi più camminare e basta.
Vedremo.