EFFETTO AMUNDSEN

Stamattina mi alzo alle 6 e faccio la rotta nel mio cortile. Poi faccio una doccia ed è già tutto bianco quando mi incammino per andare a lavorare. Vado a piedi, mentre camminando mangio una focaccia all’olio con la panna e un croissant alla crema. Colazione dei campioni, che un’ora di movimento fisico fa sì che io abbia bisogno di calore. Il tempo di ridere del fatto che la focaccia all’olio con la panna sia chiamata “Focaccia CARPI” da quelle del mio forno e, mentre la divoro sulla strada, un tipo in macchina si ferma e mi dice “Vuoi un passaggio?” sorridendomi. Dico cortesemente “No grazie” sorridendo a mia volta. Lui allora mi sorride ancora di più e mi urla “Bel disco!” per poi scomparire sulla strada che porta a Scandiano. Neanche il tempo di dire “grazie” e ridere come un cretino. Mentre il freddo mi divora scopro che potevo vestirmi un poco di più e mi pento di non aver accettato il passaggio. Son soddisfazioni.

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