Ti dico solo una cosa (Lo sport in televisione e la socialità secondo casa Frigieri)

Sarà capitato anche a voi, come diceva Sylvie Vartan. Non di avere una musica in testa, ma di vedere un avvenimento sportivo in differita. Spesso per ragioni dovute al fuso orario e al fatto che non potete stare svegli tutta la notte. Il giorno dopo dovete andare a lavorare e quindi decidete che ve lo guardate la sera dopo o quando riuscite. Accade spesso con gli sport americani.

Oggi, soprattutto con i socialcosi (Copyright Marco Manicardi), capita che nessuno resista dal guardarsi una partita di (riempite voi lo spazio) e poi comunicare al mondo il risultato.

Ci sono quelli più accorti che il giorno dopo ti dicono “Hai visto stanotte la finale degli US Open?” e al tuo “NO, NON MI DIRE NIENTE CHE LA GUARDO STASERA” non ti dicono niente e ti evitano. Non per cattiveria, anzi… Spesso ti concedono un tempo limite (tre giorni, una settimana al massimo in genere) e poi tornano sull’argomento. Hanno la fregola di dirti che il tale ha vinto con quella meravigliosa volèe che gli ha regalato la palla break decisiva al quarto set. Proprio perché ne hanno goduto così tanto, vogliono che anche tu ne goda e allora si ritirano e ti aspettano.

Ci sono quelli maleducati che ti dicono “HAI VISTO I PITTSBURGH STEELERS CHE HANNO MASSACRATO I MIAMI DOLPHINS? Oh, cazzo. 27-9, alla fine del secondo quarto praticamente partita finita. E poi nell’intervallo hai visto che c’erano gli Stones? Hanno fatto tutto “Let it bleed” e a “Midnight Rambler” è montato su anche Paul Mc Cartney a suonare il basso!!!” e a quel punto vorresti spaccar loro la faccia e invece rispondi solo “No, non l’ho visto. L’ho registrata, la prossima volta registro un porno. Almeno se me lo racconti non mi cambia granché”

Poi ci sono quelli che “TI DICO SOLO UNA COSA”.

Questa ultima categoria è composta dalle vere teste di cazzo. Non so esattamente cosa passi per il loro cervello quando “ti dicono solo una cosa”. Di sicuro non granchè, visto che a sentir loro la singola cosa che ti dicono non influirà minimamente sulle possibilità di goderti l’evento sportivo. Insomma, è “come se non ti dicessi niente”. E allora perché non tacere?

Invece questi bastardi decerebrati ti devono dire una cosetta, fare la battutina, spesso senza pensare che davanti a loro hanno qualcuno al quale l’evento sportivo in questione interessa DAVVERO e non soltanto come una scusa per stare tutti insieme davanti al televisore a parlare dei cazzi loro con in sottofondo Juve-Barcellona (per dire).

“LA COSA” che ti devono dire in genere parte da questo bisogno di rischio. Il rischio loro di rovinare A TE una serata. Un poco come se tu andassi a giocare alla roulette con i loro soldi e poi dicessi loro “E capirai, per 400 Euro…”.

I “Tidicosolounacosa” si dividono in diversi sottogruppi. Eccone qui alcuni tra i più comuni:

a) L’Idiota del 12esimo grado della scala Mercalli.
Distruzione totale. Quello che non arriva al minimo procedimento logico e ti dice “Lo guardi stasera il campionato mondiale dei pesi medi? Non ti dico chi ha vinto, ma ti dico solo una cosa. ATTENTO AL QUINTO ROUND, NON ANDARE IN BAGNO” e poi ridacchia, non si sa se compiaciuto per averti rovinato la festa o se perché convinto di averti fatto un favore (Non esistono studi di laboratorio sufficienti per avere dati attendibili). Interessante la variante “GUARDALA FINO ALLA FINE” in caso di partita di calcio con gol al novantesimo.

b) L’ignorante in matematica

State guardando le serie di uno sport americano. Io guardo il baseball, ma con il basket NBA il discorso è analogo. La formula è che le squadre si affrontano al meglio delle 7 partite. Chi ne vince prima 4 ha vinto. Mettiamo che nella serie stiano 3-1 per i Vattelapesca Crickets contro i Casamia Vandals e stasera vi guardate gara 5 che avete registrato. Loro vi dicono “Domani sera, che è venerdi, vieni a casa mia a vedere gara 6 e facciamo la notte?” A quel punto gara 5 sapete già che l’hanno vinta i Casamia Vandals. Che la guardate a fare?

c) L’entusiasta

E’ quello che sa della vostra passione per il baseball e dopo una settimana nella quale voi evitate di avere una vita sociale per guardarvi le gare che un vostro amico vi sta registrando, vi vede per caso in un bar e vi urla fortissimo “Oh, vecchio!!! Stanotte vieni a casa mia a vedere gara 7?” e a quel punto voi vi siete giocati tutta la serie. (Questa mi è successa davvero)

d) Il fallo di mano involontario (In genere  è il proprio partner, vostra madre, un parente stretto)
Quello che ti dice “Passi un attimo in negozio?” e nel secondo in cui tu passi in negozio mentre intanto riavvolgi la cassetta che ti ha appena registrato la marcia 50 km dell’olimpiade di Pechino, c’è la radio a tutto volume che dice “Ho tenuto il loro ritmo e poi li ho staccati”. Tu cominci ad urlare “LALALALALALALALALALA” ma ormai capisci benissimo che Radio Bruno, che è una radio iper generalista, non direbbe mai una cosa del genere nel notiziario se avesse vinto un messicano, un léttone, un samoano o un finlandese. Un italiano invece, probabilmente, si. A quel punto il tuo partner ti dice il perché ti ha fatto passare subito in negozio. “Mia madre mi ha lasciato una borsa con delle zucchine. Le puoi portare a casa? Sono nel retro”. Ovviamente quelle zucchine non potevano aspettare 3 ore e 50 in un frigo. Dovevano assolutamente venire prelevate subito. A quel punto in genere l’amore dà il colpo di grazia, nel senso che il partner si accorge di aver fatto una cazzata e invece di tacere dice “Scusa” con aria imbarazzata. Che tradotto significa più o meno “Si, nel caso avessi il dubbio, hai capito bene. Alex Schwatzer medaglia d’oro 2004. Ora vatti pure a vedere 3 ore e 50 di marcia sapendo già com’è finita. Pensa che coglione, ti sei anche alzato apposta!” (Autobiografica anche questa, come avete fatto a indovinare?)

e) Il malizioso (Variante fine del sottogruppo “a”)
Il tipo peggiore o quantomeno il più pericoloso. Quello che non capisce nulla dello sport che segui tu. In genere segue il calcio e quindi per lui lo sport si ferma lì. E’ quello che non capisce come tu possa guardarti delle partite di baseball e quindi ti prende per il sedere a intervalli regolari durante le chiacchierate sul lavoro alla macchina del caffé. Poi, un bel giorno, vede che te ne vai mentre tutti sfogliano la “Gazzetta dello sport” e tu commetti l’errore di pensarlo tuo amico e allora dici “Sto guardando le World Series americane, le registro alla notte, mi sono informato su tutti gli orari e ho programmato tutto, non voglio rischiare di rovinarmi la cosa. Non mi dire niente, ti prego”.

Lui allora che fa? Intanto VA A VEDERE SE C’E’ SCRITTO QUALCOSA SUL BASEBALL, cosa che non avrebbe MAI fatto. Poi legge, memorizza una singola informazione (il suo cervello non è in grado di tenerne di più) e poi viene lì da te stuzzicandoti tutta mattina, ma senza dire niente. Tu sai benissimo che arriverà il momento in cui rovinerà tutto e preghi che lo chiamino per un problema in produzione, perché ha lasciato il figlio in macchina, perché la casa gli si è allagata. Invece no, lui continua a punzecchiarti.

Fin quando… “TI DICO SOLO UNA COSA…”

E poi ti dice il nome di un giocatore che ha letto sul giornale. Solo un nome. Per lui è solo un nome, quindi non farà una grande differenza. Solo che cara la mia testa di cazzo, mi hai detto il nome di un terzabase. Non di un lanciatore, non del più grande fuoricampista che ci sia in campo, ma di un terzabase. E guarda caso è quello della squadra che si trova in vantaggio nella serie. Infatti con ogni probabilità tu hai letto quel nome perché scritto un poco più grosso degli altri. Questo può solo significare che il giocatore in questione abbia fatto qualcosa come il fuoricampo decisivo della partita, facendo vincere la stessa alla sua squadra che li è laureata campione del mondo e grazie a questa giocata il singor terzabase venga dichiarato MVP (Most Valuable Player). Infatti succede poi che la sera sei lì che guardi la partita con tuo fratello e quasi ti sei scordato di quel cretino che lavora con te. Ma all’ottavo inning si presenta in battuta con due uomini sulle basi il “Signor terzabase” e a te di colpo torna in mente tutto. Infatti: fuoricampo, MVP, fine partita, fine serie.

Ma come? Solo da un nome? Si. Era solo un’ipotesi, è chiaro. Ma hai visto che c’è qualcuno che fa girare le rotelline del cervello e IMMAGINA? Immagina anche dalla faccia che hai fatto quando non appena mi hai detto il nome ti ho spiegato tutta questa pappardella. La tua era una faccia incredula, una specie di “Ma come ha fatto a capirlo?” che è più o meno la stessa dei bambini quando un prestigiatore tira fuori un coniglio dal cilindro. Insomma, una faccia da idiota.

Morale della favola: SE SAPETE IL RISULTATO STATE ZITTI, STRONZI.

 

Nota: Per evitare di sapere i risultati delle World Series di Baseball, visto che non ho la tv e se scarico io finisce che poi conosco i risultati durante la ricerca, abbiamo messo a punto un sistema io e il dottor Manicardi che un giorno brevetteremo. Se rispettato in ogni sua regola è praticamente infallibile, a parte il rischio di incontrare stronzi durante la giornata. Da qualche parte ci devono essere delle mail che lo spiegano, poi un giorno ve ne parla lui se ha voglia.