Quella che oggi compie gli anni aveva lavorato tutto il giorno, era uscita dal lavoro e senza neanche passare da casa era montata in macchina che veniva a sentirmi suonare in un paesino della Val di Chiana chiamato CIGGIANO. E’ un paesino remotissimo, dove suonavamo con la seconda incarnazione dei Joe Leaman. Era un periodo che le cose non ci andavano mica tanto bene e io iniziavo a suonare con sempre meno voglia, che avevamo ogni volta meno gente davanti e finiva che i concerti memorabili, carichi o anche solo dove saltava fuori l’entusiasmo erano sempre meno.
Quella sera lì, nel paesino disperso della Val di Chiana, ci saranno stati in dieci. Si facevano bellamente i cazzi loro, si vedeva che avevano organizzato questa cosa ma a parte ai due che avevano organizzato a nessuno degli altri 8 fregava nulla, probabilmente.
Mangiammo e poi salimmo sul palco. Nel momento esatto in cui dovevamo salire stavamo dietro, io e gli altri due, a parlocchiare e dire cazzate. Avevamo la faccia spenta e rassegnata di chi sta andando a fare il compitino. A me scappò anche uno sbadiglio, probabilmente.
Quella che oggi compie gli anni a quel punto arrivò incazzata come una iena dietro al palco e mi chiamò in un angolo e poi mi disse, parola più parola meno, quanto segue:
“Allora, io oggi sono passata dal negozio alla macchina e ora sono qui, sono stanca e sporca ma l’ho fatto solo per stare con te e per sentirvi suonare. E tu cosa fai? Monti su sbadigliando e cazzeggiando? Come me ci sono altre dieci persone. Non me ne frega un bel cazzo di niente se sono dieci cretini che ascoltano RTL e non capiscono un cazzo di musica. Sono quelli che ti meriti oggi, altrimenti ce ne sarebbero altri e di più. Quindi tu adesso, per rispetto di questi qui e anche per rispetto mio, che mi sono fatta un culo come una capanna e sono in piedi dalle 7 di stamattina, vai su e SPACCHI IL CULO, fai un concerto della madonna o quantomeno CE LA METTI TUTTA e solo quando sei venuto giù alla fine e ce l’hai messa davvero tutta potrai dirmi che non è andata bene, ma prima tu lo fai. ORA! Altrimenti tu non mi vedrai mai più tra il pubblico quando suoni e quando mi chiederanno come sei a suonare io dirò che sei un cazzone che suona solo per fare il fighetto davanti agli altri e che non ti viene a sentire nessuno, perché in fondo sei uno sfigato di merda. Adesso muoviti, vai su e facci sentire cosa sai fare!”
Se devo dire un momento della mia vita nel quale ho capito cosa volevo dalla musica e cosa dovevo fare con la musica, oh…è stato quel momento lì. Quelli che mi conoscono questa storia qui l’hanno già sentita mille volte.
Quella che oggi compie gli anni non riceverà mai un regalo del genere. A me ci sono delle volte che anche ad averla sposata mi sembra di non averle dato abbastanza. Però vi assicuro che da quel momento lì ce l’ho sempre messa tutta. Sempre. E sempre lo farò.
Auguri, Cri.