I missaggi de “I sonnambuli” sono quasi cotti. Sabato mattina dovrebbe esserci l’ufficialità del passaggio alla fase successiva (mastering). Ce la faremo ad avere il disco per il 26 di Luglio? Oggi, un passaggio veloce allo studio Bunker ha rivelato che Andrea Rovacchi stava missando “Il turista”, che sarà la canzone più lunga di tutto il disco (7 minuti e qualcosa) e probabilmente anche la più difficile da missare, visto l’enorme quantitativo di corde e voci presenti. Ballatona dal tocco chitarristico acustico zeppeliniano con parte di basso decisamente reggae nella quale ho anche suonato con delle spazzole il sedile della batteria. Si, proprio il sedile. Suonava bene, che volete che vi dica? Comunque, in quel pezzo lì la batteria la abbiamo poi suonata in tre. Io, Rovacchi e Cesare Anceschi (detto Cico), batterista titolare del disco. Son cose che succedono. Inoltre Fabio Debbi e Davide Cocconcelli passavano di lì per caso e quindi li ho coinvolti in un coro in alcuni punti dove cerchiamo di ottenere un suono in stile “Crosby,Stills & Nash” e ovviamente finiamo con il sembrare “Totò, Peppino e la malafemmina”. Non male. Intanto, Davide Tosches (pregevolissimo cantautore torinese autore di un gran bel disco chiamato “Dove l’erba è alta”) sta approntando qualche piccolo ritocco alla grafica del libretto e della copertina, opera della mai troppo preziosa Cristina Malagoli (mia moglie, sì).